Giovedì 19 Luglio 2018 si è tenuto il secondo appuntamento del #KelyonCoffee in cui è stato affrontato il tema dei dati nella sanità digitale tra privacy e sicurezza.
Il Kelyon Coffee, questa volta, ha visto 3 discussant affrontare la tematica de “la protezione e la privacy dei dati in sanità digitale”. In particolare, sulla questione etica giuridica e tecnologica del tentativo di organicità dei dati relativo alla vicenda del GRPR.
A condividere la propria opinione sono stati Gaetano Bruno, componente della LawLab della LUISS e collaboratore dell’AGID, Marzia Sandroni, capocomunicazione dell’USL Toscana 8 e coordinatrice del tavolo Sanità di PA Social e Luce Mariniello, avvocato e funzionario dell’AGCOM.
Gaetano Bruno ha parlato della necessità di far ordine all’interno della stessa regolamentazione (GDPR) e rispolverare le certificazioni ISO. Inoltre, in presenza di banche dati sensibili, ha spiegato quanto sia fondamentale comprendere i ruoli e le responsabilità dei soggetti che le gestiscono. Carenze gestionali da parte di autorità governative sono putroppo presenti.
Marzia Sandroni invece ha focalizzato l’attenzione sui concetti di empowerment del cittadino attraverso una PA che ascolta. Il concetto di “sanità di iniziativa” alimenta quello del population health management, prospettiva chiave con cui potenziare l’interoperabilità dei diversi centri sanitari e minimizzare l’abbandono terapeutico nella prevenzione, diagnosi e cure di malattie.
Luce Mariniello, infine, ha criticato l’adozione di un approccio consumer centric piuttosto che patient centric, incentrando l’attenzione sull’accesso e sulla gestione di dati da parte di attori appartenenti al sistema assicurativo e sulla loro commercializzazione (ie. data trading, etc.).
Alla discussione hanno preso parte tra gli altri, Giorgio Ventre, direttore della Apple iOS Academy e docente di Ingegneria elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione all’Università Federico II, Antonio Pescapè, direttore scientifico della Digita Academy e professore di Sistemi di elaborazione alla Federico II e Sergio De Falco, già presidente della sezione ICT dell’Unione Industriali di Napoli.