Il 6 novembre si è tenuto il quarto #Kelyoncoffee, questa volta organizzato in collaborazione con la Associazione Italiana di Sanità Digitale e Telemedicina (Aisdet).
Intorno al tavolo della conference room di Kelyon, si è discusso della Certificazione delle App in Sanità insieme a Sergio Pillon, Coordinatore della Commissione Tecnica Paritetica per lo sviluppo della telemedicina Nazionale, e Giorgio Longo, Dipartimento Business Technology di Pfizer Italia.
Il confronto ha stimolato tematiche inerenti alla differenza tra applicazioni web e mobile contapassi, life style e/o disease management, e App che richiedono invece processi più complessi di validazione e che talvolta rientrano nella classificazione di Software as Medical Device (SaMD).
Il punto centrale del dibattito è stato il processo di certificazione, affrontato da Pillon che ha espresso il punto di vista dell’impatto con il pubblico attraverso le strutture sanitarie e da Longo in chiave più aziendalista-farmaceutica. Entrambi hanno concordato che la certificazione delle APP è lo strumento per garantire a pazienti e utenti la qualità e la sicurezza del servizio.
Il Presidente di Aisdet – Ottavio Di Cillo – citando le sperimentazioni in atto nella Regione Puglia sulla telemedicina applicata alle aree Stroke e cardiologia, ha posto l’accento sulla necessità di estendere l’ambito degli interventi almeno a livello regionale in modo da comprendere tutte le ASL e integrare i dati di tutti i pazienti coinvolti.
Anche la tematica della medical&digital literacy è stata discussa proprio per l’esigenza di formare medici e pazienti all’utilizzo di queste app e di nuove figure professionali dalle competenze medico-ingegneristiche.
Infine, è stata da più interlocutori affrontata la questione della difficoltà di interoperabilità e di scarsa integrazione tra app, software usati dalle strutture sanitarie e device in grado di raccogliere dati su ogni singolo paziente. Proprio su quest’ultimo punto si è deciso di organizzare un prossimo #Kelyoncoffee.